martedì 15 maggio 2012

Non combattiamo mai le nostre debolezze



"I nostri peccati sono forze, forze dell'Universo: non dobbiamo reprimerli. Si rintanerebbero nelle caverne più buie del nostro Essere, in grotte così profonde e nascoste da diventare inaccessibili; da lì ci indurrebbero continuamente in tentazione oppure, peggio ancora, scomparirebbero dalla nostra vista, lasciandoci aridi, spenti, ciechi, bigotti, sempre pronti a giudicare gli altri, pieni di pregiudizi. La vita ci chiede coraggio non per diventare più bravi, più belli, più buoni (secondo quali modelli, poi?), ma per guardare la nostra banalità, il nostro Essere effimero, e per riconoscerli: solo così siamo in grado di raffinare l'Universo, di trasformare la Terra (i difetti) in Cielo (coscienza).
Dopo aver accettato più e più volte la mia stupidità, il mio narcisismo, scopro in genere l'intelligenza, la profondità. Subito dopo sento allargarsi le pareti della mia piccola casa interiore, sento che nel mio intimo si fanno spazio immagini, pensieri che appartengono all'Impronunciabile, come direbbe Rilke. Sì, quando ci sentiamo effimeri fino in fondo, subito dopo percepiamo l'Immenso. Non dobbiamo diventare più bravi, più colti, non dobbiamo neppure rientrare negli schemi in cui gli altri ci collocano. Dobbiamo sentirci stupidi, vanesi, effimeri e percepire il dolore che tutto ciò arreca al nostro Essere e poi dirci addio!"

Raffaele Morelli, Ciascuno è perfetto, Mondadori Editore, Milano, 2004


2 commenti:

MarLor58 ha detto...

Sono pigro, un mio difetto... perciò copio e incollo:

<<- Ciò che ci inizia all’essere -
“ Un moto senza posa ci sospinge.
Pure, sappiate che il corso del tempo
non è che un passo minimo
nel cerchio del Perenne.
Tutto ciò che s’affretta
Presto sarà trascorso;
solo ciò che persiste
ci inizia all’essere.
Non votate, figlioli, il vostro ardire
alla velocità, all’esperimento
del volo.
Tutto è riposo:
oscurità e chiarezza,
il fiore e il libro.”
RAINER MARIA RILKE (1875-1926),>>

pia ha detto...

@Marlor58: Ah, i poeti! ci invitano sempre alla contemplazione!