domenica 30 ottobre 2011

Gipo a Isolabona

Copertina del libro di Gipo Anfosso

Scrivere racconti è molto bello. Mi piace leggerli, mi piace scriverli. Sono fugaci, veloci, ma pur nella loro brevità ti prendono per mano e ti portano, come vedere una mostra di quadri.
Oggi a Isolabona, alle 16.30, alla Loggia di Piazza martiri della Libertà, o meglio in ta ciassa du balùn, Paolo Veziano e Alberto Cane hanno organizzato una presentazione del libro di racconti di Gipo Anfosso intitolato Muri a secco.
La metafora dei muri a secco ha sempre una forte valenza: le pietre stanno assieme unendo l'utile al dilettevole, non sono tenute a forza da alcun legante, regalano bellezza alla vista e riassumono il concetto dell'armonia che si può ottenere tra elementi diversi l'uno dall'altro, come avevo già descritto qui.
E così sono i racconti di Gipo. Inutile dire poi che quando chi scrive è un proprio coetaneo è ancora più facile sentirsi coinvolti.
Leggerò un passo, naturalmente da quello che più mi ha colpito: Millenovecentosettantasette.


2 commenti:

pia ha detto...

Gipo è una bella persona e abbiamo passato due orette davvero piacevoli. C'è spessore in ciò che dice e un gradito senso dell'ironia. Ci si sente rinfrancati, cosa di cui abbiamo tanto bisogno. Grazie a Gipo, a Paolo, ad Alberto, a Gian Paolo e a tutti coloro che hanno partecipato.

Anonimo ha detto...

Grazie a tutti per il pomeriggio nel paese di mio padre.Grazie a Pia e alle sue belle parole. A presto

GIPO