venerdì 15 gennaio 2010

Gli storni

Chi ama la matematica, come me, non può fare a meno di essere affascinato dalla geometria di questa foto.
Già Battiato colpì nel bersaglio quando definì il volo degli uccelli "codici di geometrie esistenziali", che mi sovviene, naturalmente, ogni volta che li guardo volare.

Comunemente detti stornelli, questi uccelli non amati dai cacciatori perchè "non sono buoni da mangiare", in inverno, durante il giorno, si disperdono nelle campagne in cerca di insetti e di frutta, mentre nelle ore notturne sono abbonadantemente presenti nei grandi centri urbani, dove formano dormitori molto numerosi in parchi, giardini e viali alberati, diventando un incubo per coloro che vorrebbero parcheggiare le automobili sotto gli alberi, vista la loro esagerata produzione di escrementi.

Mi affascinano. Vedere uno stormo di storni è grandioso. Insieme vanno mutando continuamente forma, con una plasticità unica e sempre dentro ad un perimetro perfetto.
Mi chiedo come possano essere così compatti, uniti, allienati e tanti.
Trovo che siano solidali e quando cantano pare che esprimano la gioia di questa loro unione.
E penso anche che gli esseri umani non sono affatto così.

8 commenti:

la signora in rosso ha detto...

In una piazza centrale di Mestre (quella delle Poste) anni fa, c'erano degli alberi e quello era il loro punto di ritrovo... arrivavano a migliaia e facevano un casino micidiale!

Roberta ha detto...

alcuni giorni fa mi trovavo all'ospedale di bordighera,li hanno preso d'assalto un albero grandissimo, ho girato un paio di minuti di video, come sai li non ci sono i rumori delle auto, il loro canto era frastornante...e bello nello stesso tempo.
Gli stornelli si mangiano...
ciao pia;))
roberta.

raggio ha detto...

bellissime foto!
anch'io mi incanto ogni volta che vedo un volo di questi uccelli... il loro continuo mutare mi affascina....

skip ha detto...

Ogni giorno sono sui rami dei pini nei pressi della mia scuola e aspetto di vederli volare e fare mutevoli e ballissime volute nel cielo. Pare che si lascino dolcemente trasportare dal vento.

Alberto ha detto...

La cosa bella di uno stormo è che non hanno un leader. Fosse così anche per noi umani. Ti ricordi quella volta che fotografai queste nuvole di uccelli contro il Pirellone?

Alberto ha detto...

QUI un interessante articolo sugli stormi.

pia ha detto...

@Alberto Grazie Al, i tuoi link in materia sono davvero interessanti.

gian paolo ha detto...

ora che ho ripreso a navigare, posso scriverti d'aver apprezzato molto quanto scrivi e le foto di questo post. Ancora oggi, mentre ascoltavo il prof. Ignazio Marino, dalla vetrata a fianco, guardavo le evoluzioni di questi uccelli che, a tratti, sembravano assumere la forma di piccole nubi scure subito dissolte in altre strane forme.